La crisi globale sta continuando a produrre i propri effetti anche in settori insospettabili. Questa volta, la carenza di Anidride Carbonica sta paralizzando il mercato delle bevande. Proprio la difficoltà a reperire la CO2 sta mettendo in ginocchio la produzione di acqua e bibite gassate.
I consumatori si devono preparare ad un’estate senza bibite frizzanti se la situazione non migliorerà. Come confermato da Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato di Sant’Anna, la situazione è molto grave.
L’azienda, infatti, ha dovuto bloccare la produzione di acqua gassata che rappresenta il 30% della produzione. La mancanza di Anidride Carbonica rende impossibile addizionare l’acqua e completare il processo produttivo per immettere i beni sul mercato.
I primi segnali di questa crisi si sono avuti già a fine 2021 ma si era riusciti a tamponare grazie alle scorte. Tuttavia, adesso la situazione è molto più grave e sarà difficile da fronteggiare.
Il motivo della crisi dell’Anidride Carbonica è legata direttamente all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime. La produzione quindi è diventata eccessivamente onerosa e a questo bisogna aggiungere l’aumento dei prezzi di tutti gli altri materiali necessari per l’imbottigliamento tra cui plastica, alluminio, cartone e vetro.
Questa situazione molto delicata non sembra avere una soluzione a breve termine. Ecco quindi che, se altri produttori decidessero di bloccare le linee, dobbiamo prepararci ad una estate senza acqua e bibite gassate. Ma non è tutto, l‘Anidride Carbonica è utilizzata anche in altri processi alimentari come il congelamento rapido dei prodotti, un altro settore fortemente a rischio.