Secondo alcune statistiche, c’è una possibilità significativa che qualcuno venga ucciso da uno dei razzi che cadono sulla Terra entro il prossimo decennio.
Una nuova valutazione del pericolo rappresentato per la vita umana dai razzi fuori controllo stima una probabilità del 10% circa sulla presenza di almeno una o più vittime nei prossimi anni. Per di più, il rischio di tali incidenti è distribuito in modo poco equo. Gli abitanti più a sud dell’intero pianeta sono più a rischio. È più probabile che i corpi dei razzi cadano su città come Giacarta, Dhaka e Lagos rispetto a New York, Pechino o Mosca.
L’avviso arriva in seguito ad un razzo cinese fuori controllo caduto sulla Terra. Alla fine, ciò ha evitato vittime, ma era tutt’altro che scontato. Solo la fortuna ha impedito che atterrasse sulle persone. Ciò segue un anno dalla caduta sulla Terra di un altro razzo cinese, anch’esso un Long March 5B, dopo essere stato utilizzato per lanciare parte della nuova stazione nello spazio. È caduto nell’Oceano Indiano, ma ancora una volta potrebbe essere caduto altrettanto facilmente in un’area popolata.
Razzi sempre più pericolosi: entro i prossimi 10 anni rischi di almeno una o più vittime
Non tutti i razzi pericolosi provengono dalla Cina. Nel 2015, un razzo SpaceX è caduto sulla Terra ed è atterrato in Indonesia, con due serbatoi di carburante grandi come frigoriferi caduti a terra generando un forte impatto. Dopo il lancio dei razzi, molti di loro vengono lasciati in orbita. Rappresentano già un notevole pericolo quando sono nello spazio. Gli esperti hanno ripetutamente avvertito che la quantità enorme e in rapido aumento di detriti spaziali attorno alla Terra potrebbe causare incidenti satellitari.
Quando i razzi ricadono sulla Terra, entrano nell’atmosfera senza alcun controllo. I detriti possono cadere ovunque in una imprevedibile traiettoria di volo. Grandi pezzi sopravvivono al loro rientro nell’atmosfera terrestre, lasciando dietro di sé materiale potenzialmente letale che precipiterà nel terreno. Nell’ultimo studio, gli scienziati hanno utilizzato 30 anni di dati satellitari per capire quanto potrebbero essere probabili vittime da quei rientri incontrollati di razzi. Presto ci sarà una probabilità di morte del 10%, sulla base del presupposto che ogni rientro diffonde detriti letali su un’area di 10 m2.
Abbiamo già la tecnologia per evitare questi problemi, con sistemi di rientro guidato che consentono di controllare un razzo mentre torna sulla Terra. Le nazioni non hanno mostrato la volontà di usarli, poiché sono costosi. Negli Stati Uniti, ad esempio, le regole ufficiali richiedono che i lanci di razzi debbano avere meno di una possibilità su 10.000 di causare la morte al rientro sulla Terra. Quella soglia è stata più volte ignorata dall’aviazione americana e dalla Nasa.