Prepariamoci subito all’arrivo della tempesta solare di classe G1 perché, secondo il bollettino 3-days forecast della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) che riporta un K index del valore di 5 per, oggi potrebbero esserci non pochi disagi alle comunicazioni satellitari.
Tempesta solare: l’attività della nostra luminosa stella nelle ultime ore
Il Sole, così come la macchia solare AR3055 e la gigantesca AR3038, sta continuando a crescere. Attualmente la macchia solare misurerebbe 6100 miglia ovvero circa 9817,000 km. Il che vuol dire che potrebbero manifestarsi improvvise esplosioni di energia, conosciute come brillamenti o bagliori solari, di tipo M.
I brillamenti solari possono essere accompagnati da esplosioni di massa coronale, in inglese CME, “enormi bolle di radiazioni e particelle provenienti dal Sole che esplodono nello Spazio ad altissima velocità quando le linee del campo magnetico del Sole si riorganizzano improvvisamente.”, spiega la NASA. E poi: “I brillamenti solari rilasciano molte radiazioni nello spazio. Se un brillamento solare è molto intenso, la radiazione che rilascia può interferire con le nostre comunicazioni radio qui sulla Terra.” Pertanto creerebbe nei casi più gravi, l’interruzione del servizio o problematiche di vario genere. E infatti nelle giornate del 12, 13 e 14 luglio è previsto un rischio di blackout R1-R2 pari al 50%.
“A volte la superficie del Sole è molto attiva. Altre volte, le cose sono un po’ più tranquille. La quantità di attività solare cambia con le fasi del ciclo solare. L’attività può avere effetti qui sulla Terra, quindi gli scienziati monitorano attentamente l’attività solare ogni giorno.”
Nei casi meno comuni le particelle di una esplosione di massa coronale possono dare vita anche ad aurore boreali e australi. Non ci resta che gustarci lo spettacolo!