La situazione in casa Ferrero non è per niente tranquilla. Stanno continuando le indagini sui focolai di salmonella, partiti nei giorni pre-pasquali in alcuni stabilimenti dell’azienda dolciaria italiana, dove molti prodotti del marchio sono stati ritirati dal mercato in diversi Paesi europei.
Infatti, più di 300 persone hanno avuto problemi di contagio da salmonella subito dopo aver ingerito il cioccolato Kinder. Ammontano a 3.000 le tonnellate ritirate dal mercato; evento che, secondo il direttore di Ferrero in Francia, non è mai accaduto prima.
Ferrero: la polizia federale fa irruzione negli stabilimenti di Lussemburgo e Belgio
Secondo quanto riportato dall’ufficio del pubblico ministero di Arlon, la polizia giudiziaria belga, insieme all’Agenzia federale per la sicurezza della catena alimentare (AFSCA), hanno fatto irruzione in 6 stabilimenti di Ferrero, precisamente in Belgio e Lussemburgo. La prima perquisizione è avvenuta ad Arlon, dov’è partita tutta la vicenda.
Ad essere passato al setaccio dalla polizia non è stato solamente lo stabilimento di Arlon, ma anche gli uffici Ferrero di Bruxelles; in Lussemburgo, invece, sono state effettuate delle perquisizioni all’interno della sede principale dell’azienda.
La polizia sta indagando nel dettaglio su: “obblighi di tracciabilità nella catena alimentare” , “violazioni delle disposizioni di legge in materia di sicurezza e igiene dei prodotti alimentari” e “lesioni corporali involontarie”.
Infine, Ferrero è sospettata di aver rimandato l’allarme fin troppo volte e di non aver quindi richiamato i prodotti contaminati in tempo, favorendo inconsapevolmente l’introduzione della salmonella all’interno dello stabilimento di Arlon già a dicembre 2021. Per ora, non si sono verificati arresti.