La Terra è circondata da “angeli” sempre pronti a proteggerla in caso di necessità. Stiamo parlando degli scienziati che ogni giorno tengono sotto controllo il movimento degli asteroidi per far sì che questi non si scaglino contro il nostro pianeta, distruggendolo. Stavolta la loro attenzione si fionda sul 202 PN1. La Cina sarà in grado di contrastare il paragéo (oggetto spaziale che si trova all’interno del nostro Sistema Solare la cui traiettoria interseca quella della Terra) in questione?
Asteroidi: le caratteristiche di 202 PN1
“New details on China’s asteroid deflection mission: launch in 2026 on Long March 3B rocket, targeting Earth-crossing, near-Earth asteroid 2020 PN1 (~40m diameter). It will combine an orbiter and impactor, according to a slide from a lecture by Long March designer Long Lehao.” si legge sul Tweet di Andrew Jones.
Traducendolo in parole più semplici, ci troviamo di fronte ad un Neo (Near-Earth Object) dal diametro di circa 40 metri. Ciò che a breve ci accomunerà con 202 PN1 è la sua traiettoria che si sovrapporrà per un breve tratto con quella del nostro Pianeta. Dunque, rappresenterà una minaccia per noi? La risposta è sì e potrebbe anche essere oggetto di una missione cosiddetta difensiva.
La missione si servirà di un razzo Long March 3B e si dividerà in due momenti: il primo sarà quello dell’impatto e il secondo si svolgerà invece con un modulo separato incaricato di osservare da vicino l’oggetto deviato. Per intenderci, sembrerà una combinazione della missione Dart (Double Asteroid Redirection Test) della Nasa e di Hera dell’Esa (parte di un unico programma denominato Aida, Asteroid Impact and Deflection Assessment)