Lo stesso Horacio Pagani, – patron del marchio – ha dichiarato che attualmente le auto elettriche sono fin troppo pesanti, scarne di emozioni e che l’energia che utilizzano per muoversi non proviene ancora da fonti rinnovabili; quindi si tratterebbe di un’innovazione che per lui non ha ancora raggiunto la maturità per essere proposta definitivamente.
Un ragionamento che trova fondamenta nel fatto che Pagani mette già delle supercar in strada che impattano poco sull’ambiente. Infatti, l’erede della Pagani Huarya sarà ancora “ICE” (Internal Combustion Engine)
Pagani ha spiegato alla rivista Autocar che nel 2018 ha unito una squadra che si occupasse esclusivamente di vetture a zero emissioni.
Ecco le sue dichiarazioni in merito: “In 4 anni non hanno raccolto dati tali da spingerci in quella direzione. Sarebbe sciocco pensare che poche supercar
al mondo spinte da un powertrain termico possano avere un impatto negativo sul clima quando, al giorno d’oggi, il 90% dell’energia elettrica al mondo è prodotta con metodi inquinanti”.Inoltre, secondo studi effettuati da Pagani stessa, si è calcolato che per un’auto con prestazioni che si adeguino al marchio, la batteria da montare peserebbe 600 kg; quindi, da sola, andrebbe a pesare più della meta della Huarya R (1.070 kg).
Pagani ha detto la sua anche in termini di prestazioni: “Possiedo una Tesla per capire le auto elettriche e le loro prestazioni. La sfida non è di realizzare un’auto in grado di andare fortissimo, ma di farne una che regali emozioni a chi la guida. Pagani non fa auto pensando solo alle prestazioni. Se ci si soffermasse esclusivamente su questo, tutte le vetture sportive sarebbero simili. A noi piace dedicarci anche allo stile e all’aspetto”.