Decisione che nessuno si aspettava da parte di Conad, Carrefour e Tuodì. Cosa è successo ai supermercati? A quanto pare, c’è stata la definitiva chiusura.
Tutto ciò è successo in base a delle vere e proprie esigenze delle catene e il mondo dei supermercati non poteva che rimanerci male. E non solo: anche dipendenti e clienti non se la passano affatto bene in questa situazione, essendo che i primi sono senza lavoro e i secondi non hanno market da cui poter acquistare. Andiamo a vedere la situazione nel dettaglio.
Carrefour, Conad e Tuodì: chiusura definitiva, ecco perché
Iniziamo la spiegazione parlando di Conad. La nota società italiana specializzata in supermercati ha stabilito la chiusura di un suo punto vendita molto importante situato nel Nord Italia a Cognento, una frazione di Modena. Inoltre, stando a notizie abbastanza recenti, il noto supermercato di quelle zone sarà sostituito ufficialmente da un outlet di intimo creato nel 1972, ossia Intima Moda.
Continuiamo con Carrefour. Uno dei punti vendita più importanti in Italia, situato a Frosinone, ha chiuso ufficialmente con tanto di spiegazione da parte dell’azienda: “Giovani e Ambiziosi, ci piace definirci così. […] L’esperienza di questi primi 14 anni ha fatto il resto: ci ha insegnato che sono i dettagli a fare la differenza, che è la qualità dei nostri prodotti a renderci riconoscibili e che fare acquisti nei nostri supermercati deve essere per i nostri clienti un piacere. Ecco perché dagli arredi alla disposizione, dall’ampia selezione di prodotti freschi e non sino alle eccellenze più ricercate, estetica e tecnologia sono stati, negli anni, il fulcro della nostra continua ricerca, crescita e innovazione”.
Infine, Tuodì. Il supermercato italiano ha deciso di chiudere ben due punti vendita, lasciando con le mani in mano più di 50 dipendenti, di cui alcuni non hanno neanche percepito la disoccupazione. Ecco cosa ha spiegato la società tramite i suoi canali telematici: “procedure di licenziamento collettivo formalizzate in data 28 marzo dalle società Pifo S.R.L. per i punti vendita di piazza Pio XI numero 20 e via Fonteiana 59/73 per un totale di 25 lavoratori. E inoltre dalla società Cala S.R.L. per un totale di 24 lavoratori che operavano nei punti vendita di Via Casalina e via Montecompatri”.