Club di Roma, il gruppo di scienziati

Se le persone continueranno ad estrarre risorse limitate ed inquinare in modo insostenibile, la civiltà potrebbe crollare entro un secolo. L’avvertimento è del secolo scorso, ma sembra attuale.

Tra i cambiamenti climatici, la carenza d’acqua e le microplastiche, il libro del 1972 The Limits to Growth, edito dal Club di Roma, organizzazione internazionale di intellettuali fondata nel 1968, si porta avanti di 50 anni nel futuro.

Il libro ha venduto milioni di copie ed è stato tradotto in almeno 30 lingue, suscitando una tempesta di polemiche. Dopotutto, si trattava di una primissima simulazione al computer, completata su una macchina creata al MIT, e di una simulazione altamente semplificata di sistemi globali complessi.

Il modello ha creato scenari in cui si ergeva un’umanità diventata più sostenibile ed equa, in questo caso la popolazione è fiorita, ma quando hanno provato a lasciare il mondo in mano i capitalisti, la simulazione ha portato la nostra civiltà alla morte.

Uno scenario terribile per colpa del capitalismo

“Quello che è emerso dalle simulazioni è che la maggior parte dei casi, ma non tutti, ed è importante dire non tutti, l’evoluzione di una serie di variabili come popolazione, produzione, inquinamento, stava dimostrando che intorno alla metà del 21° secolo sarebbe arrivato il collasso della civiltà umana”, afferma Carlos Alvarez Pereira, vicepresidente del Club di Roma e co-editore del nuovo libro retrospettivo Limits and Beyond: 50 Years on From The Limits to Growth, What Did We Learn and Qual è il prossimo?

“L’intera faccenda è stata inquadrata come una profezia del giorno del giudizio. Non siamo riusciti a portare il messaggio giusto. Si trattava davvero di far capire che abbiamo la capacità di scegliere. Come umanità, abbiamo la capacità di decidere che tipo di futuro vogliamo”. dice Carlos Alvarez Pereira.

Limits to Growth è stato un tentativo serio e rigoroso di utilizzare le migliori, non solo conoscenze, ma anche strumenti informatici, all’epoca piuttosto primitivi, per simulare una serie di scenari per il futuro, per indagare su questa grande domanda. In alcuni scenari era concepibile trovare un equilibrio tra il benessere umano o lo sviluppo umano e le risorse sulla Terra.

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