L’Europa non se la passa affatto bene dal punto di vista ambientale. I dati dell‘European Forest Information System parlano di una situazione drammatica a livello di incendi: 1.756 da inizio anno, quattro volte la media registrata tra il 2006 e il 2021.
Le aree più colpite in assoluto sono Romania, Croazia, Ungheria e Bulgaria, ma anche Spagna, Francia e Portogallo non scherzano. Anche in Italia la situazione è alquanto critica: il numero di incendi nel 2022 è cresciuto del +153% rispetto alla media storica, andando a causare dei danni all’ambiente mai visti prima d’ora.
Come si può limitare la problematica? Soccorritori e vigili del fuoco dovranno necessariamente prendere in considerazione nuovi metodi per intervenire il prima possibile. La tecnologia può essere un ottimo rimedio, con l’aiuto dei droni e di nuove infrastrutture per i sistemi di connettività che possono dare una grande mano.
I droni ci salveranno? Sicuramente sono un’importante risorsa, ma devono essere aiutati da una ricezione di dati in tempo reale
. In questo caso, entrano in scena le reti 5G e 4G. Infatti, con la loro installazione, potrebbero favorire la diffusione e soprattutto la regolamentazione del traffico aerei dei droni. Inoltre, per evitare problemi di ridondanza, i futuri router sparsi per tutta Europa avranno una doppia scheda SIM, così da affidarsi ad una seconda infrastruttura nel caso in cui quella primaria non funzioni.Non solo i vantaggi saranno immediati per la connettività via cellulare, ma comunque le infrastrutture dovranno essere moderne. Infatti, il 3G verrà dismesso a breve e il 5G assumerà una posizione chiave, ma la mappatura completa delle infrastrutture non è ancora definita. Prima si procede con la mappatura delle infrastrutture 4G e 5G e prima i droni potranno essere di grande aiuto per l’ambiente. In questo modo, la gestione degli incendi sarà totalmente diversa in futuro.