Google ha appena lanciato sul mercato il nuovo Pixel 6A, il piccolo di casa Google: si tratta di uno smartphone compatto che, fortunatamente, eredita l’ottimo Google Tensor dei fratelli maggiori.
Le prestazioni sono al top e ci permette di toccare con mano dei piccoli affinamenti che probabilmente ritroveremo anche sui nuovi Pixel serie 7.
Design e materiali
Confezione minimale contenente smartphone, cavo USB-C da entrambe le parti ed un adattatore da USB-A a USB-C.
Invariato l’iconico design della serie Pixel, con il frame in metallo nero opaco e la back cover bicolore divisa dalla camera bar, rinnovata nel design, ora meno sporgente e decisamente più armoniosa.
Il posteriore è in materiale composito ed il vetro anteriore un Gorilla Glass 3, la certificazione di resistenza ad acqua e polvere è purtroppo scesa ad IP67.
Le colorazioni disponibili sono Verde Salvia, Grigio Antracite o Grigio chiaro.
Le dimensioni sono 152,16 mm di altezza 71,8 mm di larghezza mentre lo spessore è di 8,85 mm ed il peso e di circa 180 grammi, si tiene molto bene in mano e risulta leggero e ben bilanciato.
Display e Multimedia
Pixel 6a adotta uno schermo da 6,1 pollici con risoluzione FullHD+ (1800 x 2400 pixel) con tecnologia OLED e 429 ppi, purtroppo il refresh rate si ferma a soli 60Hz.
Questo è il dato tecnico che nel 2022 fa storcere il naso in questa fascia di prezzo, unica spiegazione è il desiderio di Google di differenziare il 6A dal 6.
Il device resta estremamente reattivo, ma se sapete di avere meno refresh rate non potrete non pensarci e noterete una minor fluidità negli scroll.
Rimane un buon pannello che mantiene il supporto completo al HDR10 e la luminosità è adattiva e gestita dal intelligenza artificiale per imparare le nostre abitudini di utilizzo.
La parte audio è affidata ad un doppio speaker stereo di buona qualità, la pressione e la qualità sono equiparabili a Pixel 6.
Si sente tanto la mancanza del Jack da 3,5 mm anche a causa di qualche incompatibilità con alcuni microfoni o accessori sfruttando l’ingresso Type-C.
La qualità audio in chiamata e la ricezione sono ottimi.
Hardware
Il cuore rimane il SoC Google Tensor, processo produttivo a 5 nanometri accoppiato ad una prestante GPU Mali G78 MP20.
Presenti 6 GB di RAM e 128 di memoria interna (UFS 3.1), purtroppo non espandibili.
Come nei fratelli più grandi rimane il Tensor Security Core, un sottosistema CPU che si appoggia al chip Titan M2 per tenere al sicuro le informazioni sensibili da possibili attacchi software o fisici.
La connettività è molto completa con compatibilità alle reti 5G, GPS, NFC, WiFi 6 e Bluetooth 5.2.
Il lettore di impronte digitali è ottico ed è integrato all’interno del display, si nota un buon miglioramento in quanto a reattività e precisione, anche il feed vibrazione è decisamente migliorato rispetto al Pixel 6.
Il carrellino estraibile ha un solo alloggiamento per le nanoSIM, ma possiamo associare anche una eSIM.
Batteria da 4410 mAh, con ricarica ferma a 18 W, si carica completamente in circa . 45 ore, perdiamo purtroppo carica wireless ed induzione inversa.
Fotocamere
Pixel 6a ha una fotocamera principale da 12 megapixel ƒ/1.7 stabilizzata otticamente con sensore IMX 386.
Si tratta di un sensore con qualche anno sulle spalle, in generale confrontando gli scatti col Pixel 6 che uso quotidianamente di giorno e in buone condizioni di luce otteniamo scatti abbastanza equiparabili, con una perdita di dettaglio trascurabile.
Ho notato solo una minor affidabilità nel punta e scatta rapido e quando arriva il buio emergono le vere differenze, con una modalità notte efficace ma che non tiene testa ai fratelli maggiori.
Bene lato video con possibilità di effettuare riprese in 4K fino a 60 fps molto ben stabilizzati otticamente, vale lo stesso discorso fatto per le foto in merito alle condizioni di luce.
L’app fotografica rimane la stessa, rispetto ai fratelli maggiori perdiamo il menu “movimento” e la simulazione del panning e della lunga esposizione.
Fortunatamente restano altre “pixellate” come la gomma magica.
La fotocamera frontale da 8 Mp rimane la stessa del Pixel 6, non il massimo per i selfie, una spanna sotto al Pro.
Software
Naturalmente troviamo Android 12 con 5 anni di aggiornamenti e l’estetica dell’interfaccia Material You di Google risulta gradevole con il suo aspetto fumettoso e le tonalità pastello.
Presenti l’Always on display con visualizzazione delle notifiche e la funzione Now Playing per riconoscere le canzoni.
Utile anche la funzione Live Caption, che genera sottotitoli in tempo reale rilevando audio sul dispositivo
Molto interessante anche la funzione di rilevamento incidenti, in grado di capire se si sono verificati incidenti d’auto e chiamare automaticamente i soccorsi.
Il Dialer telefonico è ovviamente quello di Google, segnala i possibili SPAM , purtroppo non permette di registrare le chiamate.
Rimane l’imperdonabile assenza del doppio tap per bloccare e sbloccare il display.
Conclusioni
Prezzo di lancio di 459 euro, troppo vicino a Pixel 6 che, attualmente in offerta, costa un centinaio di euro in più e rimane il miglior compromesso tra 6A ed il Pro.
Potrebbe essere interessante per chi cerca un device abbastanza compatto con prestazioni Top o per poter accedere alla Pixel Experience al prezzo più basso possibile.
Preannuncia cose interessanti: probabilmente Pixel 7 avrà un miglior design della fotocamera, un miglior sensore sblocco ed un miglior feed della vibrazione.