Durante l’anno abusare dello smartphone è un fenomeno più che frequente. Ognuno di noi infatti utilizza il dispositivo per mandare messaggi, leggere notizie, perdere tempo sui social, ascoltare musica, fare foto e video, navigare per ore sulle app di vendita come Vinted e Shein, insomma, senza dispositivo proprio non sappiamo stare. Siamo così dipendenti dallo schermo che tendiamo a controllarlo insistentemente anche quando non abbiamo ricevuto alcuna notifica. E d’estate, lo teniamo d’occhio con la stessa frequenza? Gli studi rivelano una verità sconvolgente sul tema “smartphone in vacanza”.
Dallo studio di Passport-Photo Online, il quale ha preso in analisi oltre 1.000 viaggiatori americani, è emerso che:
Tra gli intervistati sono moltissimi gli individui che hanno affermato di sentire quasi il “dovere” di rispondere, nonostante siano in ferie, ai messaggi di lavoro (esattamente il 55% del campione). Per un motivo o per l’altro, lo smartphone è una dipendenza anche in vacanza. Basti pensare che il 27% degli intervistati non riesce a passare più di una o due ore senza dispositivo accanto. Dall’altro lato della medaglia però c’è anche chi si è pentito dell’uso eccessivo del cellulare effettuato durante l’ultima vacanza (circa il 58% degli intervistati).