Il piano prevede un’adeguamento al numero di veicoli Tesla in circolazione con l’installazione in Europa di nuovi 1000 punti di ricarica.
Tesla Supercharger: nuove installazioni in 17 paesi europei
Nel giorno del nuovo taglio alle forniture del nord stream dal gas proveniente dalla Russia, per un ulteriore 20%, arriva anche la notizia dell’installazione di nuove 1000 punti di ricarica Tesla. Diminuiscono quindi le forniture di materia prima, utili alla produzione dell’elettricità nelle centrali a gas ma contemporaneamente aumenta la domanda.
In questo delicato periodo segnato dalla guerra russo-ucraina, le vicende si intrecciano con i piani UE per la transizione ecologica. Un programma che ha il bisogno di procedere a ritmi serrati, considerati i danni ambientali sempre più evidenti dovuti alla CO2 in atmosfera e di conseguenza ai cambiamenti climatici.
Le principali aziende del settore automotive stanno contribuendo in gran parte, sfornando senza sosta vari modelli di e-car ma d’altro canto è necessario attuare una produzione di energia sostenibile e non spostare o localizzare le fonti di inquinamento. Sia ben chiaro che produrre C02 con un auto o ricaricarla con l’energia di una centrale, che ne ha prodotto anch’essa, non fa molta differenza.
Se per il futuro green dobbiamo ancora attendere, in Tesla si lavora sodo per mandare avanti di pari passo le vendite auto con la necessità di ricarica.
Di recente in Europa 17 paesi membri sono stati coinvolti dal programma di ampliamento dei punti Supercharger. In totale sono stati aggiunte 1000 colonne, dove prima in classifica troviamo la Francia con un +260 e in settima posizione l’Italia con un +48. I proprietari dei veicoli elettrici ora potranno godere le vacanze con la tranquillità di trovare qualche punto di ricarica aggiuntivo già da questa estate.