Le radiazioni da smartphone sono un argomento che è ancora fin troppo poco considerato dagli utenti. Infatti, molti di loro ignorano i rischi che le onde elettromagnetiche emesse da questi dispositivi possono portare.
Le abitudini sbagliate che ormai abbiamo assunto – come tenere lo smartphone sempre in tasca, ad esempio – dovrebbero essere immediatamente cambiate onde evitare delle gravi conseguenze a lungo termine.
Il fenomeno delle radiazioni da cellulare si sta espandendo e di conseguenza anche gli studi a riguardo hanno fatto degli enormi passi in avanti, misurando la pericolosità degli smartphone in relazione alle radiazioni.
Radiazioni smartphone: cosa rileva la loro pericolosità? Ecco la classifica
SAR (Specific Absorption Rate) è l’unità di misura delle radiazioni. Questa riesce a determinare se uno smartphone sia più o meno pericoloso per l’uomo, fissando un limite massimo a 2 W/Kg. Questo significa che ogni cellulare deve necessariamente avere un valore inferiore, altrimenti non può essere venduto.
BanklessTime ha deciso di stilare una particolare classifica, citando in causa i tre smartphone più radioattivi presenti attualmente sul mercato.
Al primo posto troviamo il Motorola Edge, lo smartphone che emette più radiazioni in assoluto. Non è molto diffuso nel nostro Paese, ma negli USA si fa un largo uso di questo dispositivo. Il livello SAR rilevato è pari a 1,79 W/Kg, davvero molto vicino al limite concesso.
Secondo e terzo posto sono occupati da altri due smartphone, questa volta di produzione cinese: ZTE Axon 11 5G e OnePlus 6T. In Italia è più diffuso il secondo dispositivo; il loro livello SAR è rispettivamente di 1,59 e 1,55 W/Kg.