A causa di alcuni valori anomali nei rilevamenti sull’acqua marina, è scattato il divieto di balneazione in molti tratti della Riviera Romagnola. Su oltre 98 aree esaminate, circa 28 sono risultate positive ad una grave presenza del batterio escherichia coli.
I punti maggiormente interessati sono quelli compresi nella fascia costiera che va da Goro a Cervia. I rilevamenti sono stati effettuati dall’ARPAE (Agenzia regionale per la protezione ambientale).
Il motivo della proliferazione incontrollata del batterio escherichia coli non è ancora stata stabilita. Infatti, il numero aumenta sensibilmente dopo le forti piogge, ma nella zona la siccità dura ormai da settimane.
Questa situazione crea perplessità negli scienziati che, quindi, non riescono a trovare una causa specifica. Il motivo scatenante potrebbe essere una sfavorevole combinazione di fattori meteorologici
che hanno portato all’insorgere del problema. Tra le principali cause, i ricercatori ipotizzano la temperatura dell’acqua elevata, l’assenza di ventilazione e uno scarso ricambio delle acque a seguito della siccità.L’unica azione attualmente possibile è quella di bloccare la balneazione nelle zone dove la concentrazione delle alghe è maggiore. Si tratta di un divieto temporaneo che rientrerà non appena i valori torneranno sotto controllo. I tratti colpiti dal divieto sono:
La comunicazione dei divieti è stata effettuata direttamente dalla Regione Emilia-Romagna attraverso i canali ufficiali. Sullo stesso sito è possibile anche trovare la mappa che indica nello specifico le zone in cui non è possibile fare il bagno.