Un consorzio di case automobilistiche giapponesi sta esplorando le possibilità di creare batterie sostituibili e ricaricabili per futuri BEV commerciali.
La mossa potrebbe ridurre le preoccupazioni in merito alle batterie da gettare dopo che i veicoli vengono rottamati. Il progetto è stato annunciato da Commercial Japan Partnership Technologies Corporation (CJPT) e Yamamoto Transport. CJPT è stato lanciato da Toyota con Isuzu Motors e Hino Motors nel marzo 2021 e da allora è stato raggiunto da Suzuki e Daihatsu.
La casa automobilistica afferma che i tempi di ricarica degli attuali BEV causano un aumento dei tempi di fermo della logistica. Si prevede inoltre che l’introduzione di BEV commerciali creerà un potenziale aumento dei costi dell’elettricità quando numerosi veicoli vengono ricaricati contemporaneamente.
Ecco i principali vantaggi
Per risolvere questi problemi, CJPT e Yamamoto Transport inizieranno a studiare l’applicazione pratica di batterie a cartuccia rimovibili e portatili, sulla base di una serie di potenziali vantaggi. Gli obiettivi principali del progetto includono:
- Ridurre i costi di introduzione dei BEV: i costi possono essere ridotti limitando la capacità della batteria per soddisfare i requisiti effettivi dell’autonomia di guida. Ciò potrebbe anche ridurre la quantità totale di batterie necessarie;
- Ridurre la necessità di ricaricare le infrastrutture;
- Ridurre i tempi di fermo logistico;
- Livellamento della domanda di elettricità: le batterie sostitutive possono essere ricaricate mentre i veicoli sono in funzione, riducendo la richiesta di potenza di picco.
Il CJPT ritiene che lo sviluppo di batterie a cartuccia con specifiche comuni e sistemi di ricarica per una gamma di veicoli commerciali, dai minivan agli autocarri leggeri, ridurrà i loro costi e ne incoraggerà l’uso diffuso. L’azienda sta anche cercando modi per far corrispondere l’uso della batteria ai requisiti operativi effettivi per produrre una soluzione efficiente e gestire meglio l’energia.