Uno degli aspetti che molto spesso ci convince ad acquistare uno smartphone piuttosto che un altro, consiste nella sua autonomia.
Fare affidamento sul proprio dispositivo mobile è dunque fondamentale è proprio per questo bisogna capire come funzioni in realtà una batteria. Ci sono tantissime credenze in merito a quello che è il processo di ricarica, il quale solitamente avviene durante la notte, momento nel quale non utilizziamo lo smartphone. Tutti i dispositivi mobili oggi si affidano alle batterie agli ioni di litio, le quali hanno due elettrodi: uno fatto in grafite e l’altro in ossido di cobalto di litio.
Infine c’è anche un elettrolita liquido nel bel mezzo il quale funge da ponte per gli ioni che così si muoveranno tra gli elettrodi. Quando questi sono carichi diventano da positivi direttamente negativi passando quindi rispettivamente dall’ossido di cobalto di litio alla grafite. Quando sono scarichi invece si muovono in direzione opposta.
C’è una vecchia abitudine da parte delle persone: credere che mettere in carica il proprio telefono di notte possa alla lunga danneggiare la batteria. Con la nuova tecnologia di questi giorni, ma soprattutto con gli ioni di litio, questo non avviene più.
Infatti risulta altamente improbabile che ricaricare il proprio dispositivo di notte vada a danneggiare la batteria. Questo semplicemente perché lo smartphone ormai smette di ricaricarsi ad un certo livello. Il telefono quel punto riprenderà a scaricarsi senza neanche perdere un punto percentuale, la cui minima parte consumata sarà quindi prontamente ricaricata in modo da farvi trovare il dispositivo pronto al mattino seguente.