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Energia illimitata: il motore elettromagnetico funziona?

Il motore elettromagnetico esiste? Una delle favole che sta girando più sul web in questo momento è quella che riguarda il suddetto motore, capace di fornire energia illimitata e gratis a chiunque ne abbia bisogno.

A quanto pare, un presunto studio ha affermato che il motore elettromagnetico è un qualcosa di esistente e funzionante e che riuscirebbe a risolvere i problemi riguardanti l’energia elettrica di tutta l’umanità. Ma sarà vero? Vediamo come funzionerebbe.

 

 

Energia illimitata: il “funzionamento” del motore elettromagnetico

Ora andremo a parlare un po’ più dettagliatamente dei del motore elettromagnetico, che secondo alcuni riuscirebbe a fornire energia senza limiti.

Il motore elettromagnetico funzionerebbe in modo alquanto bizzarro. La costruzione del motore avverrebbe solamente con magneti permanenti (calamite), incastrati nel rotore e nella parte esterna (statore). I magneti si riuscirebbero a inclinare così tanto da respingersi e mettere in movimento il rotore.

E non finisce qui, perché una schermatura magnetica mette in condizione il magnete successivo sullo statore di respingere il magnete del rotore in avvicinamento, innescando una rotazione infinita e perpetua del rotore

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Fake o verità?

Come avete potuto capire, il motore elettromagnetico è figlio di una grossa burla (o, se vogliamo, fake news). Il suo funzionamento non sarebbe in linea con dei principi base della fisica; di conseguenza, vien da sé che si tratta di un qualcosa di inventato. Ma esistono delle invenzioni da tenere in considerazione?

Certo che sì. Invenzioni che danno realmente speranza all’energia pulita e sostenibile esistono e non riguardano di certo il motore elettromagnetico. Tra queste, ci sono il grafene, i pannelli solari notturni e le turbine via mare.

Parliamo di tre invenzioni che hanno davvero il sapore di “rivoluzione” dal punto di vista energetico. Soprattutto l’ultima invenzione, capace di riuscire a ottenere energia in un modo mai visto prima d’ora.

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Pubblicato da
Christian Savino