Poste Mobile è stata vittima di un attacco informatico il 4 luglio. Lo ha annunciato l’operatore telefonico in un comunicato. “I servizi amministrativi e gestionali di La Poste Mobile sono stati vittime, lunedì 4 luglio, di un virus dannoso di tipo ransomware”, ha riconosciuto l’operatore, che conta 1,8 milioni di abbonati.
Il ransomware è uno strumento informatico dannoso che può infettare la rete di un’azienda crittografando i dati in modo tale da renderli inutilizzabili. Per recuperare l’utilizzo di questi dati, la vittima deve pagare un riscatto per ottenere una chiave di decrittazione.
Il sito web e l’area clienti sono stati “temporaneamente non disponibili”. L’attacco è stato rivendicato da un gruppo Lockbit 3.0. Gli hacker hanno rilasciato tre screenshot per dimostrare la loro colpa. Secondo questi documenti il gruppo ha rubato dati personali ai clienti: cognomi, nomi, indirizzi, e-mail e numeri di telefono. Gli hacker hanno minacciato di rendere pubblici questi file se Poste mobile non avesse pagato il riscatto richiesto.
“Le prime analisi stabiliscono che i server essenziali al funzionamento delle linee mobili dei clienti sono stati ben protetti, ha rivelato l’operatore, comproprietà di La Poste e SFR. D’altra parte, è possibile che siano stati interessati file presenti nei computer dei dipendenti di Poste Mobile. Alcuni di essi possono contenere dati personali. »
Nonostante le difficoltà, lanciata la funzione Volte
Nonostante questo, sembra che comunque siano stati fatti passi avanti durante questi anni: infatti l’operatore ha annunciato l’arrivo della tecnologia VoLTE per gli utenti che possiedono una SIM con connessione 4G. Per capirne di più, è stata lanciata anche una pagina FAQ sul sito ufficiale, ma per tutti i dettagli aggiuntivi sarebbe meglio chiamare il servizio clienti.
Il servizio è già disponibile ed è attivo senza costi aggiuntivi.