Nel 2020, il furto di auto private in l’Italia era di 101.042 unità (divise in base alle varie categorie di veicoli). Il furto di auto private in Italia è sceso gradualmente da 280.167 nel 2006 a 101.042 nel 2020.
Per veicoli privati sono inclusi i veicoli a motore, escluse motociclette, veicoli commerciali, autobus, camion, costruzioni e veicoli agricoli.
Una situazione che è andata sempre più a degenerare negli ultimi periodi anche a causa della pandemia e la crisi di governo.
Cosa dicono i dati ufficiali
Le cifre rilasciate da ISTAT mostrano i tassi di criminalità in tutta Italia e rivelano un calo del crimine complessivo riportato per la prima volta in quattro anni.
Ma per valutare se il paese è diventato effettivamente più sicuro, è importante esaminare i diversi tipi di criminalità e la divisione geografica.
Milano è la città più pericolosa quando si tratta di furti, con circa 7.800 reclami per 100.000 residenti. È seguita da Bologna che conta quasi 7.600 furti per 100.000 residenti, e poi Firenze (6.000) Torino (5.900), Catania (5.600) e Roma (5.200), dimostrando che l’Italia settentrionale è molto più inclini ai furti rispetto al sud.
Tuttavia, in termini di rapine, il sud del paese è molto più afflitto. Napoli (con 291 incidenti per 100.000 residenti) è seguita da Catania (261), Milano (251), Torino (231) e Bari (210).
Ma la buona notizia è che i tassi di criminalità violenti sono rimasti stabili o hanno subito un calo dagli ultimi anni. Anche i decessi legati al crimine organizzato sono diminuite.
Mentre i crimini contro la proprietà e i furti sono in aumento, così come le rapine che sono aumentate negli ultimi tre anni.