In questi giorni il Governo sta ratificando la proroga del taglio delle accise, ciò sta a significare che la riduzione di 30 centesimi netti su ogni litro di carburante, verrà estesa fino al 20 settembre 2022, in ogni singola pompa di benzina del nostro paese. I rincari sono stati notevoli, si parla di un 40% rispetto all’anno precedente per la benzina, che sale al 52% per il diesel.
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Cerchiamo di capire tuttavia quale è il livello europeo, in Italia abbiamo raggiunto, stando alla media del 1 agosto 2022
, circa 1,888 euro al litro (per quanto riguarda la sola benzina). Gli stati importanti con numeri più bassi sono Germania, con 1,737 euro, e Francia, con 1,812 euro. La Spagna la troviamo esattamente sulla medesima lunghezza d’onda, con un prezzo di 1,890 euro al litro, per salire poi a cifre importanti nel nord Europa.Più precisamente parliamo di 2,142 euro nei Paesi Bassi, 2,190 euro in Danimarca, 2,418 euro in Islanda, 2,188 euro in Regno Unito, ma anche 2,82 euro in Norvegia. Chiaramente le accise negli altri stati sono inferiori, e molti avranno adottato importanti misure per contrastare il tutto, ma allo stesso tempo non siamo i soli a “patire” le enormi difficoltà ed i rincari che vanno a colpire le casse delle povere famiglie del ceto medio-basso.