Alzi la mano chi non rientra nel 62% degli Americani, ovvero l’utente che va letteralmente a letto con il proprio smartphone tra le mani, guardando sino all’ultimo le notizie del giorno, o gli aggiornamenti dei social network. Essendo l’autonomia della batteria molto labile, perché non provvedere alla ricarica mentre non lo si utilizza? il periodo più sensato è proprio la notte, ma molti sbagliano. Vediamo il perché.
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La fase di ricarica è particolarmente stressante per lo smartphone, in quanto la batteria si surriscalda, e se non posizionato in un luogo con la giusta aerazione, rischia di rovinare le componenti interne, o addirittura prendere fuoco (come accade raramente).
I problemi sono più che altro legati agli utenti che posizionano il dispositivo sotto le coperte o il cuscino, non fatelo assolutamente. In primis rischiate che si possa consumare notevolmente la batteria, ed allo stresso tempo una fusione delle componenti, in secondo luogo non essendoci l’aerazione, il surriscaldamento potrebbe raggiungere livelli impossibili (ed impensabili), tale appunto da provocare la combustione.
Nessuno vi impedisce di caricare lo smartphone nelle ore notturne, anzi i produttori stanno implementando funzioni di ricarica lenta proprio per evitare problematiche, ricordatevi solamente di posizionarlo in aree abbastanza ventilate.