Il pericolo in cui ci stiamo tuffando è piuttosto evidente, ma se non ci credete il professore di astronomia e astrofisica Amedeo Balbi vi schiarirà le idee. Da mesi si parla della crisi del cambiamento climatico dovuta all’assenza di acqua, eppure nessuno si preoccupa delle conseguenze. Ci sentiamo i padroni del mondo quando in realtà siamo meno di zero e per di più, l’unico “posto” adatto a noi è la Terra. Ciò significa che una volta distrutta questa, la nostra vita sarà segnata.
Chi è Amedeo Balbi? Trattasi di colui che contribuì alla nascita della geometria dell’universo. Egli è un professore associato di astronomia e astrofisica all’Università di Roma Tor Vergata, i suoi studi spaziano dalla cosmologia all’astrobiologia, e nel corso della sua vita ha scritto libri narranti l’origine e l’evoluzione dell’universo
e la ricerca della vita al di fuori del nostro pianeta.Gli esseri umani sono il risultato di un percorso evolutivo che si è sviluppato solo ed esclusivamente sul pianeta terra, dunque le possibilità che questo ci accolga sono piuttosto basse. D’altronde siamo nati per vivere sulla Terra, non vi è alcun motivo per cui dovremmo spostarci, eccetto studi e distruzione del nostro pianeta.
Quanto agli altri pianeti nell’universo, sappiamo per certo che quest’ultimo è abitato da altre forme di vita con caratteristiche compatibili (ma non con le nostre). Basti pensare al range di temperatura: su Marte per esempio la temperatura media è di -80 gradi con punte di -150. Trattasi di climi che distruggerebbero senz’altro gli esseri umani, per non parlare poi delle radiazioni cosmiche.
Dietro alle sue affermazioni ci sono anni di studi, e se lo dice un esperto, perché non fidarsi?