La svolta ha il nome di Motus, un dispositivo pet friendly del peso di qualche goccia d’acqua che permette di tenere sotto controllo le rotte migratorie dei volatili più piccoli. Una delle prime a sperimentarne il sistema è stata un’organizzazione senza fini di lucro. Cosa sono stati in grado di scoprire gli esperti sugli uccelli tracciati?
Il minuscolo dispositivo è per l’esattezza una micro-etichetta radio ultraleggera che serve per tenere sotto controllo lo spostamento degli uccelli. Queste etichette denominate Motus, si servono quindi delle onde radio, dopodiché inviano segnali alle torri riceventi fino a quindici chilometri di distanza.
La prima volta che si parlò di tale tecnologia risale al 2012 per merito della Birds Canada, ma solo ora, con la diffusione della rete di torri, questa sta modificando
definitivamente il modo di seguire le specie migratorie e il livello di dettagli che si possono approfondire. In numero, ci sono più di 1.400 torri radio in 31 paesi.Le specie coinvolte nel nuovo sistema di tracciamento sono i pipili (pipilo erythrophthalmus) , ma come lo si applica? Dopo aver “catturato” l’uccello con la rete a maglie stretta, si fa scorrere un anello di corda elastica trasparente intorno ad ogni zampa. Successivamente si pone l’etichetta tra le ali dell’uccello, al centro della schiena. L’intero meccanismo impegna circa due minuti.
Quanto dura invece ogni dispositivo? Questo muta a seconda della frequenza con cui i ricercatori lo programmano affinché invii un segnale “ping” alle torri a terra. Più sono i dettagli richiesti dagli scienziati e più velocemente si scarica la batteria.