DAZN ha stretto partnership con i giganti della tecnologia Google e Samsung che consentiranno ai clienti in Italia di accedere a offerte speciali per il servizio in abbonamento di streaming sportivo. In particolare, si potrà ottenere un voucher che ti permetterà di vedere gratis il servizio in streaming per circa 6 mesi.
Gli accordi uniranno gli abbonamenti DAZN con l’acquisto di alcuni prodotti dalle due società. Chi acquisterà specifici smartphone Samsung, ad esempio, riceverà un voucher per un abbonamento DAZN.
La mossa arriva dopo che DAZN ha confermato all’inizio di questo mese di aver rinnovato il suo accordo per la trasmissione della Serie A con Telecom Italia (TIM) dalla stagione 2022/23.
Il patto rielaborato ora consente a DAZN di firmare altri accordi per la distribuzione e la visione del campionato italiano di calcio. A seguito di segnalazioni, la società ha successivamente annunciato una nuova partnership strategica con Sky Italia, che include la visione dei contenuti anche sull’app DAZN sul servizio Sky Q.
Inoltre, anche La Ligue 1 andrà in onda su DAZN in Giappone dopo che BeIN Sports ha concordato un accordo di sublicenza.
Dazn si espande anche in altre nazioni
Nel frattempo, DAZN ha firmato un accordo di distribuzione in Spagna con la società di telecomunicazioni MásMóvil. I clienti di Yoigo, Virgin Telco, Euskaltel, R e Telecable potranno ora abbonarsi a DAZN tramite i loro account esistenti.
A giugno, DAZN ha dichiarato che avrebbe integrato il suo servizio di streaming sportivo nella piattaforma di pay-TV della società di telecomunicazioni spagnola Orange, ampliando la sua portata in vista della nuova stagione calcistica LaLiga di questo mese.
Il legame con Orange si basa anche su un accordo di sub-licenza che consente al servizio di pay-TV Movistar Plus+ di Telefónica di trasmettere le cinque partite settimanali di DAZN, sebbene DAZN mantenga la responsabilità della produzione.
Il mese scorso Orange e MásMóvil hanno firmato un accordo vincolante per unire le operazioni in Spagna in un accordo che valuta l’entità risultante dalla fusione a 18,6 miliardi di euro.