L’esistenza del genere umano è tormentata da una serie di inspiegabili eventi come il mistero sull’origine dell’universo, la realtà delle fate, la maledizione dei faraoni, l’enigma dei gemelli identici e primo tra tutti, il cavo delle cuffie sempre arrotolato. Nessuno è stato in grado di scoprire questo strano mistero. Ma oggi è arrivato il momento di sapere tutta la verità.
Cuffie: cosa succede nelle nostre tasche?
Per quale strano motivo le cuffie si annodano quasi avessero vita propria? Sarà forse che queste siano animate dall’anima di un terribile mostro? No, questa è la possibilità meno probabile. Dietro ciò c’è una spiegazione fisica a dir poco interessante.
Il mistero delle cuffie annodate è stato risolto ed è tutto merito di un gruppo di ricerca americano che ha testato in che modo si aggroviglino delle stringhe facendole ruotare in un box per qualche secondo. Ciò che è emerso è che in quasi tutti i casi si sono formati “nodi primi“, ovvero nodi non scomponibili in nodi più semplici.
Su 3415 studi è stato possibile notare che vi è più probabilità di imbattersi nei nodi in cavi con lunghezza tra i 46 e i 150 centimetri piuttosto che in quelli lunghi al di sotto dei 46 centimetri di lunghezza (ma questo è abbastanza ovvio). Dunque nelle cuffie (con cavo doppio), che in genere misurano tra i 120 e i 140 cm circa, la probabilità di intreccio è molto alta. In sintesi: la complessità della matassa intrecciata dipende dalla lunghezza delle corde e da quanto queste vengono “shackerate” in tasca o nella borsa e da queste non vi è salvezza.