Volente o nolente, gli smartphone fanno sempre più parte della nostra quotidianità. A partire dagli anni ’90 infatti questi ci accompagnano ovunque, arrivando addirittura a farci compagnia in bagno (forse sarebbe il caso di ridimensionarci, non credete?). Ad ogni modo, oramai la tecnologia è entrata con presunzione nella nostra vita e ci rimarrà per sempre. Attenti però, perché “va bene” tenerlo addirittura nel letto ma portarlo in acqua mentre si è al mare è la soluzione peggiore di tutte (almeno che non vi siate stancati di avere un telefono). In ogni caso, noi vi aiuteremo nel salvataggio di quest’ultimo.
Smartphone: la guida definitiva contro l’acqua nel dispositivo
Quello che dovrete fare è molto semplice. Vi basterà:
- Togliere immediatamente il dispositivo dall’acqua. Ci raccomandiamo, non aspettare troppo tempo! Dopodiché mettilo in posizione verticale. In questo modo l’acqua entrata nelle parti più delicate scomparirà.
- Tenerlo spento: se l’acqua è già entrata nei circuiti, l’unica cosa che riuscirai a fare è danneggiarlo.
- Non utilizzare il phon: si potrebbe surriscaldare ostacolando il microchip o altre parti interne. Meglio rimuovere la scheda sd e la sim, e solo dopo la batteria, se lo smartphone lo permette.
- Asciugare ogni pezzo del dispositivo e riporre in una ciotola piena di riso. Poi lascialo immerso e spento un minimo di un paio di giorni.
- Passate le 48 ore, tirare fuori il telefono e riaccendilo. Qui fai la prova della carica: se la batteria funziona, la missione è compita. In caso contrario dovrai portare il pezzo in fabbrica per sostituire qualche componente, o ricomprarlo direttamente.