Dopo diverse testimonianze ma soprattutto dopo tanti casi, sono altrettanti i prodotti che durante l’ultimo periodo stanno facendo parlare sul mercato. Ci sarebbero infatti delle problematiche che avrebbero superato quelle viste in casa Kinder prima di Pasqua, le quali in questo caso starebbero riguardando alcuni salumi molto noti, tra cui uno in particolare.
E stiamo parlando infatti del salame del noto marchio Fumagalli, il quale infatti avrebbe ricevuto tanti richiami. Questi sarebbero arrivati in più settimane da parte del ministero della salute che avrebbe eseguito dei controlli sui prodotti trovando tracce del noto batterio noto come salmonella.
Il lotto incriminato sarebbe quello del salame “Pic Nic”, da attribuire alla confezione da 200 g prodotta all’interno dello stabilimento Fumagalli che si trova in provincia di Como, più precisamente a Tavernerio in via Briantea 18. Il numero contraddistintivo è 229137
, con il marchio identificativo dello stabilimento che è CE IT 92 L. stando a quanto riportato i prodotti ritirati in questione non disporrebbero della data di scadenza. Nel caso in cui doveste aver acquistato una confezione di questo lotto, ricordate di non mangiarla assolutamente. La salmonella infatti potrebbe creare vari rischi.
Le persone contagiate dalla salmonella portata dal noto salame Fumagalli avrebbero ravvisato alcuni sintomi persistenti. Stiamo parlando di dolori addominali che porterebbero a crampi, nausea, diarrea con febbre e vomito.
Tali sintomi dovrebbero andare a svanire in circa uno o quattro giorni, ma in alcuni casi possono andare avanti per molto tempo comportando anche delle complicazioni abbastanza importanti.