Tutti noi siamo alla ricerca del segreto LEGALE per ottenere energia gratuita infinita, ma l’opzione “energia rubata” utilizzata da un 35enne serbo residente nel campo nomadi di Scampia (Napoli) non è proprio la soluzione migliore.
Energia rubata: ecco come agiva l’uomo
L’abitazione dell’uomo era collegata direttamente alla rete elettrica nazionale, niente di più, niente di meno. Ciò significa che egli non riceveva bollette da anni né tantomeno pagava per l’energia rubata, ovviamente. I carabinieri della stazione di Calvizzano hanno così scovato un fascio di cavi di oltre due chilometri utilizzati per allacciare casa con la rete sulla strada. Non solo fuori dal campo, ma addirittura fuori dal Comune, in quanto la fonte di energia si trova nel territorio di Melito di Napoli.
Il 35enne è stato quindi denunciato per furto di energia elettrica, ma non solo, perché durante la verbalizzazione i carabinieri sono venuti a capo di un ordine di carcerazione emesso nel 2019 dal Tribunale di Avellino. Al che l’uomo è stato inevitabilmente rinchiuso nella prigione di Poggioreale dove sarà costretto a rimanere per 4 anni a causa di reati contro il patrimonio.
Ma non è l’unico caso, perché a Luglio un anziano di 84 anni di Partinico è stato arrestato con l’accusa di coltivazione di droga (per la precisione le piante di marijuana erano ben 504). Come se non bastasse, la piantagione era alimentata con l’energia rubata dalla rete elettrica. Non è chiaro se l’uomo avesse anche altri complici nella gestione della piantagione. Intanto però è andato ai domiciliari e l’arresto convalidato dal gip Nicola Aiello.