Lo scorso 10 agosto è stata la giornata del leone, l’animale per eccellenza, quello forse tra i più disegnati dai bambini sul loro album da disegno. L’animale, noto come il re di incontrastato, nell’ultimo secolo avrebbe però mostrato un crollo per quanto riguarda il numero di esemplari in vita.
All’inizio del novecento infatti erano circa 200.000 i leoni censiti, mentre oggi sono meno di 30.000 nel continente africano, dove hanno origine. Negli ultimi anni poi si continua a peggiorare, con la popolazione del leone che ha subito un declino del 43%, dato attribuibile agli ultimi 20 anni. Il WWF dunque ha lanciato l’allarme.
Il leone potrebbe in qualche anno estinguersi, sono tanti gli esemplari scomparsi
Sono attualmente 27 i paesi africani che ospitano il leone, ma solo in 7 di questi ultimi si riescono a contare delle popolazioni che riescano ad avere più di 1000 individui per quanto riguarda i vari branchi presenti. La specie è quindi estinta in ben 26 stati.
Queste le parole in merito alla situazione da parte di Isabella Pratesi, direttrice di conservazione WWF Italia
“Le minacce sono il bracconaggio, il fatto che i leoni vengano uccisi per proteggere il bestiame allevato dall’uomo ma anche la scomparsa degli habitat e delle prede naturali“.
“Stiamo facendo tutto il possibile per dare un futuro ai leoni in Africa proteggendo i loro habitat naturale e i corridoi di spostamento, studiando e monitorando i branchi e lavorando con le comunità locali per trovare le soluzioni migliori per una convivenza possibile“.
I dati che provengono dalle stime raccolte proprio durante gli ultimi tempi parlano di una decrescita impressionante dell’area occupata dei leoni. L’area che un tempo era occupata dal maestoso animale, oggi vede solo il suo 10% popolato dal felino.