telegram-fondatore-vuole-indagare-aste-basate-web3

Durov, il fondatore di Telegram,  ha dichiarato sul suo canale Telegram che il progetto TON – un progetto indipendente non affiliato a Telegram – e il modo in cui viene utilizzato per le aste di nomi di dominio/portafoglio lo hanno incuriosito. Ha detto che Telegram, come gli NFT, può ricreare l’asta di TON sull’app aggiungendo nomi utente, gruppi e URL di canale personalizzati sull’asta blockchain.

I sistemi di denominazione di dominio basati su blockchain come Ethereum Name Service (ENS) e il servizio di denominazione di Solana Bonafida hanno guadagnato popolarità, con Unstoppable Domain che ha recentemente ottenuto lo stato di unicorno. Se Telegram va avanti con il progetto, i collegamenti NFT personalizzati potrebbero essere un’ulteriore fonte di denaro oltre alle pubblicità e ai servizi di abbonamento.

Telegram si sta interfacciando con il mercato NFT

Data la sua conoscenza della tecnologia, il creatore di Telegram ha anche affermato che l’azienda è “disposta a dare un’occhiata a TON” come blockchain preferita da Telegram. Gli utenti dell’app di chat possono attualmente trasmettersi toncoin l’un l’altro direttamente all’interno dell’app. Di conseguenza, un mercato NFT basato su quello sembra essere un probabile passo successivo per l’integrazione di web3.

Anche un progetto blockchain TON è stato abbandonato dall’app di chat alcuni anni fa. Nel 2018, l’azienda ha studiato idee per un progetto blockchain chiamato Telegram Open Network (TON) e un’enorme offerta iniziale di monete (ICO). L’idea ha suscitato l’interesse di altri investitori, tra cui Benchmark e Lightspeed Capital, che hanno messo a segno 1,7 miliardi di dollari. Tuttavia, a causa di una battaglia legale con la Securities and Exchange Commission (SEC) negli Stati Uniti, Telegram è stata costretta a interrompere l’iniziativa.

Dopo che Telegram ha smesso di lavorare su TON, diverse parti indipendenti hanno continuato lo sviluppo, con Toncoin che ha ricevuto il supporto di Durov e ha acquisito la proprietà del sito Web ton.org nel 2021. Il fondatore di Telegram, d’altra parte, ha cercato di rendere ovvio che l’azienda non è direttamente associato all’iniziativa.

Articolo precedenteHuawei si prepara a sfidare l’iPhone 14 con una nuova fotocamera per i suoi device
Articolo successivoWhatsApp, le community sono ora disponibili per un numero limitato di utenti