Le Autorità, così come tutte le vittime di phishing, sono stanche di dover sopportare le truffe in circolo in rete. Così, la prima citata, ha deciso dopo l’avvio del Registro pubblico delle opposizioni, di contrastare gli sms falsi e i numeri di telefono celati. Ma come?
Phishing: cosa farà l’Autorità contro le truffe?
Il phishing è sempre esistito, e allo stesso modo anche lo smishing. Finalmente però ora inizia a muoversi qualcosa per tentare di abbatterli definitivamente.
Secondo l’Agcom, gli sms falsi sono i protagonisti di circa il 30% delle truffe bancarie, i quali provocano quindi un danno di 10 milioni di euro l’anno solamente in Italia. Come al solito si usa la tecnica della banca: il criminale, spacciandosi per questa, dapprima convince le vittime, dopodiché invia loro il messaggio «clicca qui per confermare i tuoi dati bancari». A quel punto la preda digiterà i propri dati che finiranno direttamente nelle mani dei truffatori.
Quanto alle telefonate false, presto gli operatori telefonici aggiungeranno la possibilità di effettuare le modifiche del caso e i controlli necessari per bloccare gli operatori criminali. Le Autorità stanno quindi testando la soluzione definitiva che dovrebbe abbattere nel giro di sei mesi le frodi.
Nei casi di siti falsi invece fate attenzione ai seguenti punti.
- Se si utilizza il protocollo HTTPS (HyperText Transfer Protocol over Secure Socket Layer), sinonimo di connessione sicura;
- Dai un’occhiata alle recensioni scritte dagli altri clienti per controllare la credibilità del sito;
- Verifica il nome del dominio, per assicurarti che sia quello ufficiale.