Le prossime elezioni elettorali del 25 settembre presagiscono una ventata di cambiamenti su diversi ambiti. Tra i programmi presentati dai vari partiti spicca quello del Partito Democratico, il quale presenta un’interessante proposta per quanto concerne le bollette.
La proposta viene definita “contratto di luce solare” il quale potrebbe tornare utile a tantissimi italiani in difficoltà. Andiamo a scoprire di seguito di cosa si tratta nel dettaglio e come potrebbe essere applicato.
Contratto di luce solare contro il caro bollette: ecco come funziona
Il Partito Democratico è seriamente intenzionato a dare uno scossone forte sul fronte caro bollette con il “contratto di luce sociale”. Il partito di Enrico Letta ha spiegato nel programma elettorale di cosa si tratta:
“Un nuovo contratto “luce sociale” per microimprese e famiglie con redditi medi e bassi con fornitura elettrica prodotta totalmente da fonti rinnovabili e gratuita fino ad un massimo di 1.350 KWh/anno per famiglia (pari al 50% del consumo medio), con prezzi comunque calmierati sulla parte eccedente.”
La realizzazione della proposta è correlata alla vincita delle elezioni del PD e non solo, servirebbe anche l’intervento dell’Acquirente Unico. Quest’ultima è una società pubblica che verrebbe chiamata in causa per acquistare energia elettrica da fonti rinnovabili, con contratti che durano svariati anni. In questo modo, si riuscirebbe a garantire a la maggior parte delle famiglie italiane dei prezzi decisamente migliori.
Quindi, se l’Acquirente Unico andasse a stipulare dei contratti d’acquisto di energia elettrica a lunga gittata, secondo il PD le famiglie italiane riuscirebbe a risparmiare tantissimo denaro. La durata minima del contratto è di dieci anni, così da ottenere i prezzi più competitivi sul mercato.