La proposta viene definita “contratto di luce solare” il quale potrebbe tornare utile a tantissimi italiani in difficoltà. Andiamo a scoprire di seguito di cosa si tratta nel dettaglio e come potrebbe essere applicato.
Il Partito Democratico è seriamente intenzionato a dare uno scossone forte sul fronte caro bollette con il “contratto di luce sociale”. Il partito di Enrico Letta ha spiegato nel programma elettorale di cosa si tratta:
“Un nuovo contratto “luce sociale” per microimprese e famiglie con redditi medi e bassi con fornitura elettrica prodotta totalmente da fonti rinnovabili e gratuita fino ad un massimo di 1.350 KWh/anno per famiglia (pari al 50% del consumo medio), con prezzi comunque calmierati sulla parte eccedente.”
La realizzazione della proposta è correlata alla vincita delle elezioni del PD e non solo, servirebbe anche l’intervento dell’Acquirente Unico. Quest’ultima è una società pubblica che verrebbe chiamata in causa per acquistare energia elettrica da fonti rinnovabili, con contratti che durano svariati anni. In questo modo, si riuscirebbe a garantire a la maggior parte delle famiglie italiane dei prezzi decisamente migliori.
Quindi, se l’Acquirente Unico andasse a stipulare dei contratti d’acquisto di energia elettrica a lunga gittata, secondo il PD le famiglie italiane riuscirebbe a risparmiare tantissimo denaro. La durata minima del contratto è di dieci anni, così da ottenere i prezzi più competitivi sul mercato.