Come promesso, il Governo ha deciso di prorogare il taglio delle accise fino al 20 settembre 2022, ciò sta a significare che il calo effettivo di 30 centesimi al litro per benzina e diesel, e di circa 10,5 centesimi per il GPL, è desinato a perdurare fino a quella data. Al momento non risulta essere nemmeno nell’idea una successiva proroga, considerando che è attiva da Maggio, il rischio che possa terminare è più che realistico.
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Il tutto è dovuto, oltre alla suddetta azione da parte del Governo stesso, ad un calo effettivo del costo del petrolio. Al 22 agosto, infatti, in media siamo su 1,74 euro al litro per la benzina e 1,75 euro al litro per il diesel.
I paesi in Europa che se la passano peggio sono sempre quelli del Nord Europa, dove infatti i 2,080 euro in Finlandia, ma anche 2,314 euro in Islanda, 2,055 euro nei Paesi Basi, oppure anche 2,307 euro in Norvegia. Il paese che invece se la passa meglio è la Turchia, dove il costo effettivo di un litro di benzina si aggira su 1,178 euro, o ancora meglio la russia con 0,858 euro (al cambio attuale, ovviamente).