Le alte temperature, così come per la natura, sono pericolose anche per gli smartphone. Negli ultimi tempi si è parlato spesso dei disastri provocati dal caldo, a partire dalla siccità per poi passare alla conseguente assenza di acqua, frutta, verdura, e alla morte di animali. E questo è solo l’inizio di una lunga serie di estati bollenti. In previsione di ciò, sarà meglio prevenire fin da subito i disastri futuri.
Smartphone: cosa fare e non fare per salvarlo dal caldo
Non esistono modi per salvare la natura dal caldo, se non evitando la contribuzione al surriscaldamento globale e optando per il rispetto verso questa. Quanto agli smartphone, la tecnologia si può proteggere con alcuni semplici accorgimenti che troverete qui di seguito.
Da alcuni studi è emerso che fino a 45 gradi (classico clima di questa estate e delle prossime) il funzionamento rimaneva lo stesso. Con temperature vicine ai 55 gradi (gradi raggiunti all’interno di una macchina parcheggiata al sole nel periodo estivo) invece lo smartphone iniziava a dare problemi.
I telefoni testati hanno smesso di funzionare dopo 15 o 20 minuti. L’iPhone avvisava addirittura tramite messaggio della sua interruzione improvvisa. Questo perché gli ioni di litio si degradano, le guarnizioni e la colla si fondono, portando ad una diminuzione delle prestazioni o alla rottura. Nel caso in cui invece lo smartphone dovesse raggiungere i 120 gradi, si andrà incontro ad esplosione certa.
Cosa fare quindi? Ovviamente evitate di lasciarli sotto al sole quando andate al mare, ed utilizzateli il meno possibile, poiché potreste andare incontro al peggio del peggio. Come dicevamo, il caldo estremo porterà addirittura all’esplosione del dispositivo.