Quante volte ci siamo trovati sull’orlo di una crisi di fame, finendo per mangiare tutto ciò che si aveva nella credenza dei dolci e altrove? Il più delle volte avrete poi dedotto che la vostra non era fame, bensì gola. Quel che sia sia, ognuno di noi sogna di avere una scorta infinita di cioccolato per soddisfare ogni voglia improvvisa. Basterebbe acquistarla, ma perché farlo se si ha la possibilità di “riprodurla” tutte le volte che si vuole? Ecco svelato il trucco storico.
Cioccolato: il trucco che da anni confonde migliaia di persone
Altro che Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, con questo trucco potrete mangiarne in quantità industriali, o almeno così sembra. Trattasi (nello specifico) di un paradosso geometrico. Ma che significa?
Osservate attentamente questa immagine. Noterete che le due figure sono formate dagli stessi pezzi, riconoscibili dai colori usati per le coppie uguali, eppure nella figura 2 sembra mancare un pezzo. Tutto dipende dal quadratino bianco assente, denominato area scomparsa.
La verità è che in figura non ci sono due triangoli, bensì un quadrilatero. Infatti, misurando tutti gli angoli nella prima figura possiamo notare che c’è un quarto angolo nascosto oltre a quello retto (in basso a destra) e i due acuti (uno in alto a destra e l’altro in basso a sinistra). Dove? Esattamente al posto dell’ipotetica l’ipotenusa del triangolo.
Ecco, la legge della barretta di cioccolato è molto simile, ma facciamo un esempio pratico. Tagliamo la barretta di cioccolato lungo le linee gialle così da ottenere quattro parti diverse. Ora cambiamo l’ordine dei pezzi tagliati: quello viola rimane invariato, stacchiamo quindi il quadratino marrone ed invertiamo i posti della parte verde e quella blu. Voilà! La barretta sembrerà come moltiplicata. Guardiamo bene però, perché qui vi è l’arcano. Una volta effettuato il taglio, la parte di cioccolato sarà evidentemente più corta di quella iniziale e quella che prima era una riga di quadratini, ora è una riga di piccoli rettangoli.