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Hetzner chiude le porte alle criptovalute: vietata qualsiasi attività legata al mining

Proprio quando l’ecosistema Ethereum sembrava aver raggiunto le sue fasi finali per la  preparazione dell’atteso aggiornamento, The Merge, il provider cloud tedesco Hetzner, ha ribadito la sua posizione contraria a consentire operazioni di mining sia per il proof-of-stake (PoS) che per il proof-of-work ( PoW).

Hetzner, un provider cloud centralizzato privato, è intervenuto in una discussione sull’esecuzione di nodi blockchain, evidenziando che adesso i termini di servizi vietano ai clienti di utilizzare i servizi per attività crittografiche. Tuttavia, la comunità di Ethereum ha percepito la rivelazione come una minaccia per l’ecosistema poiché i servizi cloud di Hetzner ospitano quasi il 16% dei nodi di Ethereum.

Nelle criptovalute, la dipendenza da fornitori di servizi centralizzati è stata storicamente percepita come un tratto negativo quando si tratta di sostentamento a lungo termine, e per una buona ragione. Molti hanno messo in dubbio le politiche anti-crypto stabilite dal secondo più grande host della mainnet di Ethereum, Hetzner. Volendo chiarire i dubbi e le implicazioni legali associate all’utilizzo dei suoi servizi, Hetzner ha dichiarato: “L’utilizzo dei nostri prodotti per qualsiasi applicazione relativa al mining, anche in remoto, non è consentito. Questo include anche Ethereum.”

La società ha anche affermato che il divieto si estende ai nodi in esecuzione, al mining, al tracciamento, all’archiviazione di dati blockchain e al trading. Pur riconoscendo l’ampio uso dei suoi servizi per alimentare Ethereum, Hetzner ha rivelato che “abbiamo discusso internamente su come affrontare al meglio questo problema“. Come giusto avvertimento per la comunità, ha aggiunto: “Se tu o qualsiasi altro potenziale cliente non siete sicuri se il vostro caso d’uso violerà i nostri Termini di servizio, contattateci.”

Come funziona la rete Ethereum?

La maggior parte dell’ecosistema Ethereum funziona attualmente su Amazon.com, che ospita il 54% del totale dei nodi. Alcuni dei principali fornitori di cloud che attualmente ospitano nodi Ethereum includono Oracle Cloud (4,1%), Alibaba (2,8%) e Google Cloud (2,7%).

Le discussioni sull’aggiornamento di Ethereum hanno inconsapevolmente stimolato numerose idee sbagliate su cosa significhi per il futuro della blockchain.

Commissioni ridotte e transazioni più rapide sono le voci più grandi che si diffondono nell’ecosistema, che si sono rivelate false. Tuttavia, un aggiornamento successivo, denominato aggiornamento di Shanghai, consentirà transazioni più rapide ed economiche.

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Pubblicato da
Simone Paciocco