Una volta presi di mira, non c’è serie tv che tenga. Netflix non fa sconti a nessuno, neppure ad una live action tanto desiderata come Resident Evil. La serie aveva tutti i presupposti per essere una serie degna di nota, e invece anche a causa delle altre uscite è finita negli inferi della piattaforma californiana.
Resident Evil: un successo durato fin troppo poco
Nonostante il successo di giochi come Resident Evil Village (la Gold Edition è su Amazon al prezzo minimo garantito) la serie non ha messo d’accordo critica e pubblico, finendo la sua corsa fin troppo presto.
La causa dell’eliminazione della serie però è dipesa anche dall’arrivo della più nota Stranger Things. Difatti, nonostante nella prima settimana Resident Evil abbia ottenuto il secondo posto con un 72.7 milioni di ore viste, la seconda ha raggiunto a malapena i 73.3 milioni di ore. Nella terza settimana invece è uscita definitivamente dalla top 10. Anche su Rotten Tomatoes la live action si è fermata al 55% dalla critica e appena un 27% dal pubblico. Ma d’altronde il suo destino era già segnato a partire dai sei capitoli della saga Resident Evil con Milla Jovovich e il reboot dello scorso anno, Resident Evil: Welcome to Raccoon City.
Nel cast vi sono Paola Nuñez (Evelyn Marcus), Ella Balinska (Jade Wesker), Lance Reddick (Albert Wesker), Siena Agudong (Young Billie Wesker), Adeline Rudolph (Billie Wesker), Ahad Raza Mir (Arj), Tamara Smart (Young Jade Wesker) e Connor Gosatti (Simon). Tra questi, Alber non ha digerito l’eliminazione, lanciando una frecciatina a dir poco mirata. L’attore si è chiaramente rivolto ad hater e troll, per poi ringraziare tutti i fan che hanno guardato lo show “e che hanno capito cosa stavamo facendo”, sottolinea.