Ogni giorno leggiamo infinite informazioni mentre siamo sullo smartphone, ma ciò non potrà mai sostituire un sano ed istruttivo libro. Vogliamo mettere a confronto le notizie del giorno lette su Google News con un bel racconto di 300 pagine? Assolutamente no. Qual è la situazione attuale tra i giovani in merito al rapporto con i libri?
Libri: genitori vs tecnologia
Una cosa fondamentale è far capire ai giovani d’oggi che la lettura non è per nulla più noiosa rispetto ai social, tutto sta nel fare la scelta corretta. Ovviamente leggere un romanzo se si è appassionati di thriller, sarà controproducente. Va anche detto che la curiosità dovrebbe muovere il mondo, quindi largo spazio alla “morbidezza di scelta”.
D’altro canto ci sono i social network come Instagram, TikTok, Twitter, OnlyFans, nei quali basta scorrere con il dito per passare il tempo a vedere contenuti sempre nuovi. Ciò ha delle conseguenze gravi sulla nostra salute mentale, poiché diminuisce il tempo per pensare, per riflettere, e per dedicarsi a se stessi. Leggere invece insegna a gestire e vivere anche le proprie emozioni, senza alcuna fretta. Inoltre permette di sviluppare un pensiero autonomo, critico, e di imparare a ragionare con la propria testa.
La famiglia ha un ruolo decisivo nella propensione degli adolescenti alla lettura. Basti pensare che nel 2020 più di 8 giovani lettori su 10 erano ragazzi che provenivano da contesti familiari in cui appunto si leggeva (dati Aie). È ovvio che i figli, vedendo la mamma e il papà distratti e catturati dalla luce ultravioletta dello smartphone, saranno più propensi nel seguire l’esempio scorretto dei genitori.