Per riuscire a risparmiare, abbiamo messo a confronto le tre offerte più convenienti dei player principali della ricarica nel nostro Paese, facendo riferimento sia alla modalità pay-per-use che agli abbonamenti.
Iniziamo dando uno sguardo ravvicinato ai prezzi di A2A con la sua tariffa a consumo. I suddetti variano in base alla potenza delle colonnine e, in alcuni casi, dal tipo di presa. Il minimo è pari a 0,56 euro/kWh, il massimo raggiunge invece gli 0,79 euro/kWh.
Al sistema pay-per-use classico, A2A mette a disposizione la soluzione abbinata “e-Moving a consumo plus“. Ecco come viene descritta: “Con un contributo di 2 €/mese hai 2 prenotazioni giornaliere e ricarichi su tutte le stazioni accessibili in base alle tue esigenze utilizzando fino a 4 utenze, pagando solo i tuoi consumi effettivi”.
L’abbonamento è però la scelta più conveniente, poiché riesce a garantire un numero di kWh fisso (da 30 a 180) con una spesa fissa (da 16 a 160 euro). È disponibile in tre modalità che abbassano i costi della ricarica fino a 0,33 euro/kWh.
Passiamo ora ad Acea. La prima cosa è considerare un costo di 0,50 euro per la prenotazione della colonnina. Successivamente, il player va ad applicare due prezzi: 0,58 euro/kWh per la ricarica Quick (fino a 22 kW di potenza) e 0,68 euro/kWh per quella Fast (fino a 50 kW).
Non ci sono degli abbonamenti, ma comunque è possibile usufruire della “Acea e-mobility card” che costa 16 euro al mese. È una carta RFID nominativa, associata all’account personale creato sull’app “Acea e-mobility”, che consente di “ricaricare il veicolo ovunque sei, senza utilizzare l’app“.
Infine, parliamo di Enel X Way. La tariffa pay-per-use prevede dei prezzi compresi tra gli 0,58 euro/kWh (in AC), gli 0,79 euro/kWh (150 e più kWh di potenza), 0,68 euro/kWh (fino a 100 kW) e gli 0,75 euro/kWh (fino a 150 kW).
Qui troviamo invece degli ottimi abbonamenti mensili: Flat Small, Flat Charge e OpenCharge. Andiamo a vederli nel dettaglio: