Da gennaio, gli acquirenti nei negozi di elettronica ed elettrodomestici in Francia vedranno delle nuove etichette che saranno applicate su alcuni prodotti, a dimostrazione di quanto dovrebbe essere facile far riparare l’oggetto in questione. I punteggi fanno parte del primo indice di riparazione al mondo, che secondo gli attivisti potrebbe avere un impatto globale.
Introdotto come parte di una legge anti-rifiuto approvata lo scorso anno, l’indice di riparabilità ha lo scopo di incoraggiare gli acquirenti a scegliere prodotti più duraturi.
“Queste etichette informano i consumatori sulla durata dei loro prodotti, e indirizzano gli acquirenti verso prodotti più facili da riparare“, secondo il ministero dell’ambiente francese.
“È uno strumento per combattere l’obsolescenza, per evitare lo smaltimento prematuro e preservare le risorse naturali utilizzate nella loro fabbricazione”.
L’indice mira a creare concorrenza tra i produttori per progettare prodotti nell’interesse dell’ambiente.
Ecco come funziona il punteggio
“Siamo contenti, perché è un’etichetta obbligatoria sulla riparabilità, che è importante per far durare più a lungo i prodotti“, afferma Laetitia Vasseur, fondatrice dell’attivista anti-spreco Stop Planned Obsolescenza. “Molte aziende lo stanno già utilizzando”.
“Speriamo che l’indice riduca il prezzo dei pezzi di ricambio, perché sono ancora troppo costosi“, aggiunge, citando uno studio del 2016 dell’agenzia ambientale francese Ademe che ha rilevato che i consumatori sono molto meno propensi a pagare per riparazioni che costano più del 30 percento del prezzo del prodotto.
Per ora l’indice si applica a smartphone, laptop, televisori, lavatrici e tosaerba, anche se si prevede un ampliamento della gamma di prodotti.
Un punteggio compreso tra 0 e 10 è calcolato in base a cinque criteri: facilità di smontaggio, disponibilità delle informazioni per la riparazione, disponibilità dei pezzi di ricambio, prezzo dei pezzi di ricambio e conformità alle norme sui problemi di riparazione specifici di ciascuna classe di prodotto.
Sebbene le aziende non verranno multate per non aver rispettato l’indice fino al 2022, molti marchi stanno già fornendo punteggi, con alcuni primi risultati che suggeriscono che le aziende hanno tenuto conto dell’indice con i loro nuovi modelli.