Dal punto di vista economico, gli italiani non se la passano per niente bene. Di fatto, sono immersi in una grossa confusione causata da aumenti delle bollette, dei carburanti e dagli strascichi della pandemia. E per non farci mancare nulla, dal 1° gennaio 2023 ci sarà anche un aumento delle multe del 10%. Sarà per legge un aumento automatico in base all’inflazione.
Multe auto: ecco gli aumenti in due anni
A cadenza biennale c’è una revisione dei prezzi delle sanzioni stradali, le quali si legano principalmente all’indice FOI, legato a sua volta ai prezzi del consumo. Dunque, se verso la fine del 2020 c’era stata una diminuzione leggera, ora ci sarà un aumento e sarà anche decisamente pesante, poiché si parla del 10%.
In questo modo, andando a fare dei calcoli veloci, un divieto di sosta passerebbe da 42 a 46 euro, un accesso ad una zona a transito limitato da 83 a 91 euro e un superamento del limite di velocità da 10 a 40 km/h da 165 a 181 euro. Parliamo quindi di aumenti non di poco conto per le tasche dei cittadini italiani.
Il Governo interverrà contro i rincari?
C’è la possibilità che il Governo possa intervenire contro i rincari e bloccarli sul nascere, essendo che l’Italia non si trova di certo in un periodo florido dal punto di vista economico. L’appello è arrivato direttamente dall’Asaps, l’Associazione Sostenitori della Polstrada.
“Premesso che siamo, ovviamente come sempre, per il rispetto del Codice della Strada e per la legalità corre l’obbligo di ricordare come oggi – spiega il presidente Giordano Biserni – si rischia che le multe rimangano grida manzoniane, perché questi aumenti esaspereranno gli automobilisti e non verranno mai pagate o solo in minima parte, come dimostrato dai cali di incassi del bilancio dello Stato e degli Enti Locali, in materia di riscossione volontaria”.