20 settembre 2022: ricordatevi di questa data, perché segnerà l’inizio del cambiamento. Dalla seconda metà del mese torneremo a parlare di aumenti benzina e carburanti in generale. Ma di quanto saliranno i costi?
Benzina, diesel e Gpl aumenteranno a causa della scadenza imminente del blocco delle accise, datato al 20 settembre. Addio dunque alla legge dettata dal governo Draghi per porre fine alla crisi.
Attualmente le medie dei prezzi rilevate dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico e dalla Staffetta sono i seguenti: benzina self service a 1,726 euro/litro (-18 millesimi, compagnie 1,730, pompe bianche 1,718), diesel a 1,830 euro/litro (-11, compagnie 1,833, pompe bianche 1,823). Benzina servito a 1,869 euro/litro (-21, compagnie 1,913, pompe bianche 1,781), diesel a 1,971 euro/litro (-14, compagnie 2,015, pompe bianche 1,884). Gpl servito a 0,797 euro/litro (-2, compagnie 0,802, pompe bianche 0,790), metano servito
a 3,068 euro/kg (+30, compagnie 3,265, pompe bianche 2,913), Gnl 3,220 euro/kg (+18, compagnie 3,295 euro/kg, pompe bianche 3,165 euro/kg).Sulle autostrade invece: benzina self service 1,831 euro/litro (servito 2,088), gasolio self service 1,929 euro/litro (servito 2,184), Gpl 0,897 euro/litro, metano 3,907 euro/kg, Gnl 3,446 euro/kg. Dimenticatevi però di questi prezzi, poiché dal 20 settembre torneranno a oltre due euro al litro (per non parlare poi dell’aumento del gas).
Tuttavia il Governo Draghi sta riflettendo sull’inserimento di nuove azioni per evitare l’ennesimo caro carburante e caro energia. Stando ad alcune fonti interne a Palazzo Chigi, si dice che non ci saranno nuovi scostamenti di bilancio. Né tantomeno si sta pensando di prorogare il taglio delle accise. Questo perché non ci sono abbastanza soldi nelle tasche dello Stato (per farlo servirebbe un investimento di circa un miliardo di euro).