pneumatici auto Quando un automobilista acquista degli pneumatici per la propria auto è possibile che faccia la scelta sbagliata per via della poca esperienza in materia. Proprio per questo motivo, è necessario conoscere la differenza tra un pneumatico estivo e uno invernale. E non solo, è fondamentale anche sapere cos’è un pneumatico direzionale e come si legge l’etichetta. Scopriamo maggiori dettagli di seguito.

 

 

Pneumatici auto: ecco quali scegliere in base alle esigenze

Ci sono tre tipi di pneumatici che si distinguono per il disegno del battistrada e per la mescola.

  • Gomme estive: queste sono le gomme più usate essendo che offrono prestazioni da marzo a ottobre o comunque quando ci sono più di 12°C. Sono caratterizzati da una mescola che sopporta le temperature calde e forniscono una sensibilità alla guida maggiore, con sensazioni più dirette e reattive negli appoggi laterali. La frenata e l’accelerazione sono migliori nelle condizioni in cui questa gomma si esprime al meglio. Di solito, un pneumatico del genere offre buone prestazioni fino a 35mila km, per poi calare.
  • Gomme invernali: sono diverse dalle altre perché hanno delle lamelle che creano un “effetto ventosa“. Reagiscono benissimo alle basse temperature (sotto i 7°C) e sono più morbide rispetto a quelle estive. Quindi, si usurano parecchio se vengono usate in estate. Le prestazioni migliori le offrono attorno ai 25mila km o comunque quando il battistrada non va al di sotto dei 4.5 mm. La gomma è ancora buona anche dopo questi valori, ma le prestazioni sono molto basse.
  • Gomme 4 stagioni o all season: un’ottima via di mezzo tra un pneumatico estivo e uno invernale. Hanno un battistrada suddiviso a sezioni composte da tasselli più duri (per l’estate) e altri più morbidi (per l’inverno).

 

Pneumatici e design

Il design dei battistrada è spesso di tipo “asimmetrico” con la parte esterna del pneumatico diversa da quella interna. Questo favorisce la trazione e gli appoggi laterali e il comfort di marcia.

L’alternativa possono essere gli pneumatici direzionali, cioè con un battistrada che sembra “simmetrico” e con un chiaro disegno che va a simulare la punta di una freccia. Questo tipo è pensato per le vetture sportivo, in modo tale che si migliora l’impostazione della traiettoria di guida. Al contempo, aumenta anche la rumorosità.

Differenze tecniche a parte, la diversità è nel montaggio: infatti, questi pneumatici hanno bisogno di un attenzione maggiore perché hanno un lato obbligato, differentemente dalla gomma direzionale che possiede solo un verso d’installazione sul cerchione.

 

Etichettatura: come leggerla correttamente

Ogni pneumatico ha la sua etichetta assimilabile alla sua carta d’identità. Andando a leggerla, si possono estrapolare molte informazioni e caratteristiche della gomma specifica. La sua rumorosità è espressa con un chiaro valore in decibel (un pneumatico da 68 dB è considerato silenzioso, uno da 72 dB e oltre è ritenuto rumoroso).

Tuttavia, è fondamentale anche capire come la gomma agisce in caso di fondo stradale bagnato o come influisce sui consumi di carburante. Nella classificazione ci sono diverse categorie, che vanno dalla A (migliore) fino alla F o G (peggiori).

L’etichetta è valida in tutta Europa e serve per comprendere la comparazione di modelli di pneumatici così che l’automobilista possa fare la miglior scelta possibile. La stessa è riferita a tutti gli pneumatici elencati prima. Negli ultimi due, ossia invernali e all season, viene indicato il logo che identifica l’idoneità alla circolazione a basse temperature (M+S e M+S con il pittogramma della montagna che indica l’idoneità a neve e ghiaccio).

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