Sino ad oggi il 2022 si è presentato come l’anno horribilis per le spese degli italiani e per il pagamento delle bollette. I rincari che hanno interessato le principali risorse energetiche come luce e gas hanno portato ad un netto aumento della spesa quotidiana per i cittadini, tanto per le stesse fonti d’energia tanto per i beni di prima necessità. Una novità, questa volta positiva, potrebbe però arrivare a breve sul fronte del canone RAI.
RAI, gli scenari per l’addio del canone in bolletta
Stando al Decreto Concorrenza, il Governo si è impegnato a valutare nuovi metodi per il pagamento del tributo. D’altronde con l’adesione dell’Italia al programma del PNRR europeo, il nostro paese è chiamato a rispettare i vincoli di massima trasparenza per le componenti aggiuntive delle bollette per l’energia, come richiesto da Bruxelles.
In linea agli indirizzi di quello che sarà il prossimo esecutivo, figlio delle vicine elezioni, il canone RAI potrebbe essere scorporato dalle bollette già a partire dal 2023.
Nel 2023 potrebbe andare quindi in soffitta la riforma precedente per il canone e le bollette per l’energia elettrica. Questa riforma, voluta nel lontano 2015 dal Governo Renzi, ha avuto anche il pregio di abbassare il valore del tributo agli attuali 90 euro rispetto ai 117 euro di partenza. Ancora oggi, inoltre, gli italiani hanno la possibilità di dilazionare in rate il pagamento della tassa.
In caso di eliminazione del canone in bolletta, il Governo dovrebbe però pensare ad un nuovo metodo di pagamento per non favorire il ritorno dell’evasione, anche a fronte di un indotto pari ad 1,7 miliardi per il tributo.