Se avete il presentimento che le vostre informazioni personali siano finite nel posto sbagliato, probabilmente è perché avete ragione. Proprio negli ultimi giorni i clienti della società di tecnologia finanziaria Revolut hanno subito un attacco da parte degli hacker, ma per fortuna la vicenda è durata molto poco grazie agli interventi celeri.
Revolut: chi ha colpito l’attacco hacker?
Per l’esattezza, gli utenti coinvolti sono stati 50.150, ognuno dei quali si è visto sottrarre:
- Indirizzi email
- Nomi completi
- Indirizzi postali
- Numeri di telefono
- Dati della carta di pagamento (limitati)
- Dati dell’account
Per fortuna PIN e password di eventuali carte di credito sono salvi, e di conseguenza non c’è stato nessun danno economico diretto. Qui di seguito la dichiarazione ufficiale del portavoce di Revolut:
“Revolut ha recentemente subito un attacco informatico altamente mirato. Ciò ha portato una terza parte non autorizzata a ottenere l’accesso ai dettagli di una piccola percentuale (0,16%) dei nostri clienti per un breve periodo di tempo. Abbiamo immediatamente identificato e isolato l’attacco per limitarne efficacemente l’impatto e abbiamo contattato i clienti interessati. I clienti che non hanno ricevuto un’e-mail non sono stati interessati.
Per essere chiari, non è stato possibile accedere o rubare fondi. I soldi dei nostri clienti sono al sicuro, come sempre. Tutti i clienti possono continuare a utilizzare le proprie carte e conti normalmente. Prendiamo incredibilmente sul serio incidenti come questi e vorremmo scusarci sinceramente con tutti i clienti che sono stati colpiti da questo incidente, poiché la sicurezza dei nostri clienti e dei loro dati è la nostra massima priorità in Revolut.
A quanto pare alcuni clienti avrebbero notato una circostanza piuttosto sospetta nel periodo in cui sarebbe avvenuto il furto, ossia che nella chat di supporto è stato usato un linguaggio inappropriato con chi richiedeva aiuto o informazioni di qualsivoglia natura. Pochi i dettagli su questo curioso risvolto, che andrà approfondito assieme al resto della questione.”