È ufficialmente approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto Aiuti ter, il quale mette a disposizione ben 14 miliardi di euro per aiutare famiglie e imprese.
La prima azione intrapresa è stata l’inserimento del bonus da 150 euro per i lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati. In più, l’agevolazione ha introdotto alcune novità riguardo il caro bollette e il gas per le imprese. Scopriamo di seguito maggiori dettagli.
Caro bollette: ecco l’estensione del credito d’imposta, tutti i dati
Il nuovo Decreto Aiuti ha deciso di estendere il credito d’imposta per l’energia elettrica e per il gas anche alle aziende più piccole. In questo modo, si prevede un’apertura anche verso quelle imprese che dispongono di contatori di potenza da 4,5 kW, rispetto ai 16,5 kW previsti in questo momento. Il tutto a partire dal mese di ottobre.
Ma a quanto ammonta il credito d’imposta? Si parla del 30% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica di cui si è fatto uso durante i mesi di ottobre e novembre 2022; in caso di aumento del prezzo d’acquisto superiore al 30% rispetto al 2019 durante lo stesso periodo.
Passa al 40% il credito d’imposta per l’acquisto di gas naturale in relazione alla spesa d’acquisto sostenuta; questa va calcolata tramite i consumi di ottobre e novembre 2022, anche in questo caso solo se l’aumento dei prezzi supera il 30%.
Il bonus bollette riceve conferma anche per le imprese “energivore” e “gasivore“. In questo modo, il credito d’imposta riconosciuto sale al 40%. Il bonus viene riconosciuto alle imprese a forte consumo di luce e gas. Il tutto per un valore che ammonta al 25% della spesa sostenuta.
Se ci sono contatori di potenza pari o superiori al 16,5 kW, il credito d’imposta sarà del 15%; valore che torna al 25% per i consumi di gas delle imprese “non gasivore“.