Si sente ormai parlare spesso di Metaverso, ma non tutti sanno realmente di cosa si tratta. La prima cosa da sapere è che il termine non è stato coniato oggi, bensì negli anni Novanta: metaverse è un termine nato nella letteratura cyberpunk e appare per la prima volta nel libro Snow Crash di Neal Stephenson.
Ai tempi il termine poteva essere sovrapposto al concetto moderno di realtà virtuale e, in soldoni, stava a significare la possibilità di poter essere presenti in modo tridimensionale all’interno di mondi virtuali.
Oggi il concetto di metaverso è sicuramente cambiato rispetto ad allora. Infatti, ci sono delle funzionalità che negli anni Novanta non erano state neanche pensate. Dunque, il metaverso oggi non è solamente un mondo virtuale ma è anche strettamente interconnesso con la realtà, dove possiamo interagire con altre persone.
Da quando si parla così spesso di metaverso? Il tutto è cominciato di recente, nello specifico quando il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg ha cambiato il nome della sua azienda da Facebook a Meta. L’interno di Zuckerberg è quello di consentire agli utenti di vivere la piattaforma piuttosto che farne uso. Tuttavia, non sono ancora chiari gli sviluppi di quest’ultima.
Non c’è dubbio però sul fatto che già molti stanno sperimentando le applicazioni del metaverso. Le aziende infatti già stanno sviluppando dei progetti molto interessanti per ampliarne le funzionalità.
Proponendo un esempio pratico, piuttosto che seguire una lezione su Zoom, sarà possibile farlo in una classe virtuale dove il tuo avatar interagisce con quelli dei tuoi compagni di classe o con il docente. Si possono avere anche sensazioni tattili e uditive; quindi, ti troveresti in una vera e propria classe. Se ti sei immerso nel discorso, forse hai capito di come funziona il metaverso.
È già possibile entrare nel metaverso: sarà sufficiente una connessione ad internet e un account registrato su una delle piattaforme create ad hoc. Eccole di seguito: