A luglio di quest’anno ricominciava a circolare la famosa truffa del corriere, diffusasi in particolar modo a seguito dell’aumento degli acquisti online. D’altronde lo sappiamo tutti, i truffatori non fanno mai passi falsi, tutto è calcolato perfettamente. Vediamo insieme come agiscono.
Truffa del corriere: le denunce di luglio e i consigli su come salvarsi
A dirla tutta, il suo nome è “truffa del falso corriere” ed ha già fatto il giro d’Italia. La frode in questione si dirama in due metodi: c’è chi si finge un corriere che deve consegnare un pacco previo pagamento di un ordine online effettuato da un familiare, così da poter intascare i soldi. E c’è chi, al posto di un anziano, prova a truffare direttamente un’intera azienda. Approfondiamo quest’ultimo caso.
Nel mese di luglio a Rovasenda (in provincia di Vercelli), per esempio ha avuto luogo una frode ben fatta e basata su una semplice telefonata. I truffatori, avrebbero chiamato un’azienda manifatturiera dicendo di dover ritirare dei capi di abbigliamento da consegnare a clienti. Per fortuna però questa ha avvisato immediatamente i carabinieri ottenendo così l’accusa di tentata truffa e uso di atto falso per entrambi. I colpevoli sono stati fermati prima che portassero a termine il colpo. Dopo aver effettuato i controlli è emerso che uno dei due era anche in possesso di piccole quantità di hashish.
In ogni caso, come possiamo capire che si tratti della truffa del corriere? Tenete bene a mente che in genere un’email fraudolenta ha un linguaggio elementare con frasi piene di errori grammaticali o di battitura oltre ad un indirizzo e-mail generico o errato, o a link da cliccare all’interno dell’email stessa.