Lo abbiamo visto in passato, con Conad, Carrefour e Tuodì, e continueremo ad assistere alla stessa scena ora e per molto tempo ancora. Il caro bollette e l’aumento generale dei prezzi, sta portando al collasso un numero non indifferente di attività commerciali e di esercizi pubblici. La situazione in merito al Caro bollette è nera e purtroppo peggiorerà di giorno in giorno.
Come dicevamo, la situazione è più grave di quanto sembri. Non vogliamo allarmarvi, basta dare un’occhiata ai dati. Il 10% delle attività teme la sospensione temporanea, mentre addirittura il 15% è a ridosso della chiusura. Secondo le associazioni di categoria, a livello generale ci sono 120mila imprese, di cui 17mila pubblici esercizi, già in crisi a causa del peso spropositato degli aumenti. Presto si perderanno complessivamente 370mila lavoratori.
Tra i settori maggiormente colpiti dai rincari energetici vi sono il commercio al dettaglio, in particolar modo la distribuzione tradizionale e moderna del settore alimentare, la ristorazione, la filiera turistica, e i trasporti.
Proprio per questa ragione si chiede sempre più spesso al Governo di intervenire al fine di ridurre il carico fiscale sulle bollette. Come dice Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, gli aiuti devono avvenire rapidamente per evitare “una vera e propria recessione e indesiderati lockdown per le imprese”.
Confcommercio, ANCC-Coop, ANCD-Conad e Federdistribuzione sollecitano quindi: